Intervista a Carla Rossi


Estragone e Vladimiro si chiudono volontariamente in gabbia, la gabbia dell’attesa di chi mai arriverà. Riflettono, sviscerano profonde problematiche esistenziali ma sempre con la leggerezza, la spontaneità e l’involontaria comicità dell’uomo comune, non a caso sono due barboni. 
Ad arricchire la scena ci sono Pozzo (Riccardo Barbera),un ricco possidente che porta legato a una corda il suo servitore Lucky (Roberto Serpi). Pozzo è cinico, disilluso, sprezzante e se in un primo momento appare spregevole per il modo in cui tratta il suo schiavo Lucky, una volta appreso che lo schiavo è tale per una sua decisione, Pozzo assume sembianze più umane. È il volto di Pozzo/Riccardo Barbera a parlare ancora prima della sua voce, con un’interpretazione che incarna alla perfezione l’assurdità della condizione umana, mentre per Lucky è il contrario, la voce risulta essere confortante, un abbraccio che scalda e che evoca momenti gradevoli, spensierati. Una voce che porta con sé più di quarant’anni di cinema, con la grazia che da sempre accompagna questo straordinario attore.

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