CHI SONO



È il volto di Pozzo/Riccardo Barbera a parlare ancora prima della sua voce, con un’interpretazione che incarna alla perfezione l’assurdità della condizione umana, mentre per Lucky è il contrario, la voce risulta essere confortante, un abbraccio che scalda e che evoca momenti gradevoli, spensierati. Una voce che porta con sé più di quarant’anni di cinema, con la grazia che da sempre accompagna questo straordinario attore.
L’attesa dei due protagonisti continua fino a sera, quando compare un ragazzo (Francesca Cannizzo) con un messaggio di Godot: "Godot non verrà questa sera, ma di sicuro domani". 
Sembra che quell’inferno in terra possa terminare, ma così non è perché il secondo atto continua come il primo. La volontà di andare via lascia il passo all’immobilità dalla quale i due non riescono a fuggire. 
Una menzione meritano la scenografia, sognante e metafisica e le musiche di Massimiliano Pace, capaci di restare indelebili nella memoria.

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